Scopri cos’è la fatturazione elettronica, chi è obbligato a farla, come fare una fattura elettronica e tutte le novità a partire dal 1° Luglio 2022 per i forfettari.
Ciao ragazzi! 👋
Bentornato/a sul mio blog! 😜
Oggi full-immersion nel mondo dell’accounting! Impegnativo direi, ma necessario.
Ebbene si! La maggior parte di chi, come noi, lavora nel mondo del digital o comunque è un freelance professionista, detiene il regime forfettario o almeno parte da quello per poi, in base al fatturato annuo, proseguire nello stesso o cambiare regime.
Dal 1° Luglio 2022 ci saranno alcuni significativi cambiamenti.
L’articolo che segue ti fornirà una guida completa e soprattutto chiara su tutto ciò che concerne la fatturazione elettronica. Vedremo insieme cosa significa fattura elettronica, chi la emette, come farla e quali gestionali offrono questo servizio.

- Legge relativa alla fatturazione elettronica
- Fatturazione elettronica: cos’è?
- Chi ha l’obbligo di fare fatturazione elettronica
- Obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari: cosa succede a luglio 2022 🗓️
- Come funziona una fattura elettronica
- Imposta di bollo per la fatturazione elettronica
- Quali gestionali o software si possono utilizzare per la fatturazione elettronica
Legge relativa alla fatturazione elettronica
Iniziamo col dire che già dal 1° Gennaio 2019 la Legge Italiana aveva previsto che tutte le fatture emesse tra soggetti residenti in Italia, a seguito di cessioni di beni e prestazioni di servizi, fossero elettroniche.
Quindi addio a plichi di fatture archiviate in faldoni pesanti e polverosi. 🤯
Respiro anche per i commercialisti o segretari contabili che non vengono più sommersi da centinaia di fatture ogni trimestre. Con un click possono accedere alle nostre fatture elettroniche, ma andiamo per step.
Cominciamo a capire cos’è una fattura elettronica.
Fatturazione elettronica: cos’è?
La fattura elettronica è un documento digitale che contiene le stesse informazioni presenti in realtà in una fattura cartacea come importi, dati di mittente e destinatario, descrizione delle prestazioni effettuate o dei beni venduti e così via.
Perché sia in regola con quanto previsto dalla legge che abbiamo citato sopra, però, deve essere prodotta secondo il tracciato denominato FatturaPA: un flusso di dati strutturati in formato digitale scritto in linguaggio XML.
Occhio, perchè il formato xml non ha niente a che vedere con formati pdf o simili. Spesso parlando di formato digitale può confondere un po ‘ le idee.
Ricorda: il formato richiesto dalla normativa è solo ed esclusivamente l’XML.
Ok, sto già immaginando il tuo pensiero: “Dani, xml cioè???” 😳
Tranquillo non c’è bisogno che diventi un informatico esperto! Esistono software di fatturazione o gestionali, che faranno il lavoro al posto tuo.
Opzione 1: imparare a usare i software gestionali, compilare le fatture con i dati necessari e aspettare che il software faccia il resto richiesto dalla legge.
Opzione 2: se sei fortunato come me, deleghi il lavoro alla tua assistente virtuale: ci penserà lei a fare tutto! E tu ti dedichi serenamente al tuo lavoro👨🏻💻 o al tuo tempo libero. 🏄
Se l’opzione 2 ti alletta visita questo sito! 👩🏼💻
Chi ha l’obbligo di fare fatturazione elettronica
L’obbligo per la fatturazione elettronica riguarda tutte le partite IVA che operano fra altri titolari di partita IVA, tra PA (Pubblica Amministrazione) o anche chi fornisce un bene o un servizio ad un consumatore finale o per intenderci ad una persona “normale”, senza partita IVA.
Fino ad oggi, erano esclusi dall’obbligo soltanto alcuni soggetti, tra cui i forfettari.
Ho detto fino ad oggi, non a caso! 🤓
Obbligo di fatturazione elettronica per i forfettari: cosa succede a luglio 2022 🗓️
Dal 1° luglio 2022 entra in vigore l’obbligo di fatturazione elettronica per i contribuenti in regime forfettario. La misura è stata approvata in Consiglio dei Ministri (Cdm) il 13 aprile 2022 ed è contenuta nel Decreto Legge n.36/2022, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 30 aprile 2022. Per ulteriori informazioni, leggi il Testo del Decreto della Gazzetta Ufficiale.
Però, c’è un però. L’obbligo infatti non includerà da subito tutti i forfettari.
Dal 1° luglio 2022 infatti l’obbligo di fattura elettronica entra in vigore per i contribuenti in regime forfettario che nell’anno precedente hanno percepito ricavi o compensi superiori a € 25.000.
Invece dal 1° gennaio 2024 l’obbligo si estende a tutti gli altri forfettari.
Quindi per alcuni c’è un pò di tempo per adeguare le proprie contabilità a queste novità importanti. Contatta da subito il tuo commercialista per sapere in quale delle due categorie rientri.
E fra l’altro, nemmeno le sanzioni per chi non si adeguerà scatteranno immediatamente. Infatti chi rientra nel primo caso, cioè coloro che hanno già superato un volume di affari di €25.000 nell’anno precedente, possono attivare il servizio di fatturazione da Luglio 2022.
L’importante è che durante il terzo trimestre del periodo d’imposta 2022 (quindi da Luglio a Settembre) emettano la fattura elettronica entro il mese successivo a quello di effettuazione dell’operazione.
Ulteriore importante novità! 👆
Rientrano nell’obbligo della fatturazione elettronica coloro che sono nei regimi minimi o il cosiddetto regime di vantaggio, che fino ad ora ne erano esclusi. Anche per loro dal 1° Luglio 2022 le cose cambieranno!
Come funziona una fattura elettronica
Ora per capire come funziona questo tipo di fatturazione proviamo insieme a visualizzare il percorso della tua fattura elettronica in modo semplice e in soli 3 step. Il percorso è il medesimo per i vari tipi di software gestionali presenti in commercio. Potrebbero cambiare alcune definizioni ma il succo è quello!
Una volta acquistato un software gestionale oppure semplicemente attivato il servizio di fatturazione elettronica dovrai effettuare i seguenti passaggi.
Compila la fattura elettronica
Compila i dati obbligatori della fattura, i soliti: mittente, destinatario, data, merce, metodo di pagamento e così via.
Ora un passaggio importante: il destinatario della tua fattura elettronica avrà un codice che dovrai apporre nella specifica voce, una sorta di indirizzo telematico. Sarà il destinatario stesso a indicarti quale esso sia, nello specifico un codice alfanumerico di 7 cifre da inserire nella voce «Codice Destinatario».
Se questo è un “consumatore finale” o come l’ho definito prima una persona normale o ad esempio un piccolo agricoltore, sarà sufficiente compilare solo il campo «Codice Destinatario» con i 7 zeri ma in questo caso dovrai rilasciare una copia cartacea al cliente.
Controllo e firma digitale
Dopo aver ricontrollato i vari dati potrai effettuare la firma digitale per la fattura elettronica.
Tranquillo, sarà il software gestionale stesso a provvedere e includere questo servizio nel suo piano di attivazione. Quindi niente panico! 😮💨
Invio fattura al SDI (sistema di interscambio)
Una volta effettuato l’invio della fattura, questa arriva al Sistema di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate, un sistema informatico per l’invio e la ricezione delle fatture elettroniche.
Una sorta di “postino” 📮che smista le fatture elettroniche fra titolari di partita IVA, Pubblica Amministrazione e privati. L’SDI farà tutti i controlli automatici della fattura elettronica. Se conforme verrà recapitata al destinatario, in caso contrario verrà rispedita al mittente.
Qualora ti capitasse che la tua fattura elettronica venisse “scartata”, ricorda che hai 5 giorni di tempo per correggerla e rispedirla al SDI.
Importante: la fattura elettronica immediata deve essere emessa (e quindi trasmessa al SDI) entro i 12 giorni dall’effettuazione dell’operazione sia che si tratti di una vendita di un prodotto che di una prestazione di servizio. In questo caso, lo si può fare in uno dei 12 giorni successivi.
Mai superare questa data a meno che non si voglia andare incontro a sanzioni! Anche no direi… 😅
Imposta di bollo per la fatturazione elettronica
Quando sento parlare di imposta di bollo, mi viene in mente la “marca da bollo”, quel talloncino che si compra in tabaccheria e che si appiccica sulle fatture cartacee.
Udite, udite! Stop al cartaceo, stop alle file e al tempo perso in tabaccheria. Perché?
Iniziamo con il dire che si deve applicare la marca da bollo quando le fatture elettroniche (ma anche a quelle cartacee) sono emesse senza addebito IVA e se sono di importo superiore a 77,47 euro.
Per chi attiva la fatturazione elettronica non è più necessario comprare la marca da bollo o scrivere il numero della stessa sulla fattura. La fattura elettronica infatti avrà una dicitura tipo ““Imposta di bollo assolta in modo virtuale ai sensi dell’articolo 15 del d.p.r. 642/1972 e del DM 17/06/2014”.
Per ogni trimestre solare, l’Agenzia delle entrate elabora le fatture elettroniche trasmesse al SdI, per verificare se su questi documenti è stato indicato correttamente l’assoggettamento all’imposta di bollo. Conteggerà 2€ per ogni bollo emesso e di questi produrrà un F24 da pagare o un addebito diretto sul tuo conto corrente. Le date entro cui pagare l’imposta di bollo, riportate dalla guida dell’Agenzia delle entrate, sono:
- 31 maggio
- 30 settembre
- 30 novembre,
- 28 febbraio dell’anno successivo.
Se fra l’altro l’importo dovuto per il primo e il secondo trimestre non supera 250 euro, singolarmente o complessivamente, puoi eseguire il versamento entro la data successiva.

Quali gestionali o software si possono utilizzare per la fatturazione elettronica
Ora la scelta più ardua. Quale gestionale o software puoi utilizzare per la fatturazione elettronica? Dipende. Da cosa? Da diversi fattori.
Il primo? Dal numero di fatture che emetti all’anno.
Ti potrei dire che l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione almeno 2 programmi gratuiti:
- Dal sito dell’Agenzia delle Entrate si accede al portale «Fatture e corrispettivi» ma è necessario avere le credenziali SPID o Fisconline/Entratel o CNS.
- Un’app per tablet e smartphone chiamata «Fatturae» che consente sia di predisporre che di trasmettere la fattura al S.d.I. con le stesse credenziali con cui si accede al portale.
E tu penserai, “fantastico, lo faccio subito!”. Ti direi sì, se, primo fai pochissime fatture l’anno e secondo se sei pronto ad armarti di tanta pazienza, ma proprio tanta. Essendo programmi “free” diciamo, presentano difficoltà nell’utilizzo e nella gestione. 🤦🏻♂️
Ti consiglierei quindi l’utilizzo di software specifici. Rimani connesso perché nel prossimo articolo ti descriverò nei dettagli quali sono i migliori sul mercato.
Bene spero di esserti stato utile. Queste informazioni utili e pratiche ti serviranno per adeguare la tua attività alle nuove normative circa l’obbligo della fatturazione elettronica per i forfettari.
Alla prossima ragazzi!
A presto, Dany.