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Google Analytics illegale in Europa? Facciamo chiarezza.

Google Analytics illegale in Europa? Facciamo chiarezza.

Il tuo sito, molto probabilmente, è diventato illegale.

Brutale come introduzione, me ne rendo conto… ma NO PANIC 🚨

Ora facciamo chiarezza sulla situazione “Google Analytics illegale in Europa”!

Prima però, mi presento per chi non mi conoscesse!

Mi chiamo Daniele Gilio, sono un imprenditore digitale.

Da diversi anni ormai aiuto aziende e professionisti a crescere nel mondo digital sia come consulente interno che, in modo più operativo, attraverso la mia agenzia creativa, la redmango -> Qui trovi il sito

Ma torniamo al panico generale che questa notizia ha generato.

Eccoci qui di nuovo a parlare di un argomento molto sentito e quindi molto cliccato nel mondo del web, la Privacy. 🕵🏻‍♂️

Questa volta nel mirino del Garante della Privacy ci è finito niente meno che Google Analytics

Quanto successo si ripercuote sul lavoro di molti professionisti nel settore del web, ma anche sui servizi offerti nel mondo del digital marketing e su chiunque utilizza Google Analytics per ottimizzare le proprie attività online. 

Hai un sito internet?
Hai un e-commerce?
Sei un digital marketer?

Bene, questo articolo ti interesserà di sicuro.

Ti aiuterà a capire se e come Google Analytics si possa definire illegale in Europa e di conseguenza come muoverti per risolvere il problema.

Google Analytics illegale in Europa
Google Analytics illegale in Europa

Cominciamo dal primo step. 1️⃣

Cos’è Google Analytics?

Cominciamo col dire che Google Analytics è un servizio totalmente gratuito che Google stesso mette a disposizione per monitorare il proprio sito web.

E’ uno strumento utilissimo e molto usato se sei un marketer o se in generale lavori nel mondo del digital.

A cosa serve Google Analytics?

Google Analytics è uno strumento di analisi web che consente di generare statistiche dettagliate, tabelle e grafici sugli utenti.

I grafici e le tabelle generati da Google Analytics mostrano se la tua strategia di digital marketing e la tua ottimizzazione SEO stanno funzionando.

Una sorta di “plancia di controllo” del tuo sito internet.

E se non dovesse funzionare come vorresti puoi invertire la rotta e dare una direzione o strategia nuova alla tua attività. 

Facciamo qualche esempio per capirne meglio la sua utilità. 

Grazie a questo tool puoi capire se stai generando conversioni, ossia se gli utenti che visitano la tua piattaforma, compilano un form di contatto o finalizzano un acquisto piuttosto che un servizio.

O ancora, puoi capire per quali pagine ottieni maggior traffico sul tuo sito, quindi quali sono i contenuti che attraggono il maggior numero di visitatori.

Oppure:

Chi è il tuo pubblico?
Cosa guarda all’interno del tuo sito?
Quanto tempo vi trascorre?
Da dove viene?
Quanti anni ha?

Insomma, ci siamo capiti.

Grazie a Google Analytics hai il pieno controllo del tuo sito. 

📊 Secondo alcuni dati, Google Analytics è presente in più di 10 milioni di siti. 😵

Inoltre, è installato nel 60% dei primi 10.000 siti a livello di popolarità. 

“Quindi qual è il problema Dani? Mi sembra un ottimo tool, perchè definirlo illegale?”

Ora te lo spiego. Step 2️⃣.

Perché Google Analytics è diventato illegale in Europa?

News di pochi giorni fa: il Garante della Privacy italiano ha ammonito la società italiana Caffeina Media Srl, che usava Google Analytics sul proprio sito, chiedendole di toglierlo entro 90 giorni. 

Questo perché, secondo sempre il Garante, Google Analytics compie trasferimenti di dati sensibili europei all’estero, in particolar modo verso gli USA, fatto illegale secondo l’attuale normativa. 

Questo potrebbe essere solo la punta dell’iceberg, considerando che tale normativa si potrebbe applicare a milioni di siti web! 😳

Clicca qui per leggere i dettagli sulla normativa applicata vs Google Analytics. 

Sempre il Garante dichiara infatti che “il sito web che utilizza il servizio Google Analytics, senza le garanzie previste dal Regolamento Ue, viola la normativa sulla protezione dei dati perché trasferisce negli Stati Uniti, Paese privo di un adeguato livello di protezione, i dati degli utenti.”

“I gestori dei siti web infatti che utilizzano Google Analytics raccolgono, mediante cookie, informazioni sulle interazioni degli utenti con i predetti siti, le singole pagine visitate e i servizi proposti”. 

Vi è quindi in particolare “la possibilità per le Autorità governative e le agenzie di intelligence statunitensi, di accedere ai dati personali trasferiti senza le dovute garanzie.”

Quali sarebbero queste informazioni cosiddette sensibili? 

Elencano tra i molteplici dati raccolti: l’indirizzo IP del dispositivo dell’utente e informazioni relative al browser, al sistema operativo, alla risoluzione dello schermo, alla lingua selezionata, nonché data e ora della visita al sito web. 

Nel dichiarare l’irregolarità del trattamento è stato ribadito che “l’indirizzo IP costituisce un dato personale e anche nel caso fosse troncato non diverrebbe un dato anonimo, considerata la capacità di Google di arricchirlo con altri dati di cui è in possesso».

Che succederà alle aziende o ai siti finiti già nel mirino del Garante?

Vi è ancora molta incertezza a riguardo ma certo è che, allo scadere del termine di 90 giorni imposto dal Garante stesso, si procederà  a verificare la conformità al Regolamento Ue dei trasferimenti di dati effettuati dai titolari.

Caffeina Media, insomma, rischia una sanzione e potrebbe rappresentare un’escalation di ulteriori casi simili. 

Se consideriamo la diffusione di Google Analytics si apre una fase di attenzione per moltissime imprese italiane, freelance e professionisti che possiedono un sito web. 

Il Garante ha richiesto “l’attenzione di tutti i gestori italiani di siti web, pubblici e privati, l’illiceità dei trasferimenti effettuati verso gli Stati Uniti attraverso Google Analytics, anche in considerazione delle numerose segnalazioni e quesiti che stanno pervenendo all’Ufficio». 

E invita tutti i titolari del trattamento a “verificare la conformità delle modalità di utilizzo di cookie e altri strumenti di tracciamento utilizzati sui propri siti web, con particolare attenzione a Google Analytics”.

Che fare quindi? Abbiamo alternative all’uso di Google Analytics?

Step 3️⃣!

Quali sono le alternative a Google Analytics?

Le alternative a Google Analytics ci sono, con qualche riserva.

Il concetto è semplice: bisogna usare tools che non portino dati fuori dall’Unione Europea.

In sostanza bisogna utilizzare tool “hostati” su server che si trovano in Europa.

Quindi, le strade sono 2:

  • Attivare un abbonamento per un servizio pronto all’uso gestito da aziende nell’UE
  • Creare un proprio server che ti permette di avere totale controllo sui dati

Ma di questo ne ho parlato in un altro articolo: Google Analytics – Ecco 3 alternative valide

In conclusione, devo togliere Google Analytics dai miei siti?

La risposta è NI.

Nel senso, per ora sembrerebbe di si ma non è ancora chiaro cosa farà Google a riguardo.

Si vocifera che il nuovo GA4 (Google Analytics 4) non abbia questo problema ma, niente di sicuro ancora.

Pubblicherò sicuramente aggiornamenti in merito!

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Un abbraccio,
Dany

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